
Quante parole della diversity conosci?
Le lingue si evolvono con noi e vengono continuamente arricchiate da nuove espressioni e vocaboli che descrivono novità, cambiamento e modi di pensare. Ormai siamo circondati da comunità che creano un linguaggio proprio e unico, caratterizzato da tante nuove parole da imparare.
E così, specialmente in inglese, dobbiamo essere a conoscenza delle molteplici parole della diversity. Questo perché dovremmo poter parlare di diversità sessuale, uguaglianza e tolleranza senza scontrarci con le barriere linguistiche.
Il nostro obiettivo di oggi è quello di farti conoscere le parole della diversity e utilizzarle con rispetto, affinché la lingua non sia un ostacolo nella comunicazione della diversità gender.
Se ci fermiamo a riflettere ad esempio, uno degli elementi che caratterizza le comunità omosessuale è la bandiera arcobaleno, la Rainbow flag (creata dall’attivista Gilbert Baker). La gay pride flag o LGBT pride flag è stata utilizzata per la prima volta durante la Gay Freedom Day Parade di San Francisco, e da quel momento non ha più smesso di sventolare come simbolo della LGBT.
Pertanto, la prima cosa che dovresti conoscere se vuoi fare riferimento a questa comunità, sono le parole della diversity inglobate nell’acronimo anglosassone LGBTQIA. Tale parola include i seguenti termini:
-Lesbian (lesbica)
-Gay
-Bisexual (bisessuale)
-Transgender
-Queer
-Intersexual (intersessuale)
-Asexual (asessuale)
Tra l’altro, quando facciamo riferimento a questa comunità in inglese, è importante fare attenzione alle parole della diversity che utilizziamo, per evitare di offendere la sensibilità di qualcuno.
Ad esempio, nei paesi anglosassoni, la parola “homosexual” ha una connotazione decisamente negativa: questo perché all’inizio del XX secolo, negli Stati Uniti il termine fu creato per indicare questa preferenza sessuale come un grave disturbo mentale. Pertanto, è importante evitare di utilizzare questa parola in inglese che potrebbe apparire offensiva.
Mentre le altre parole della diverity come “gay” o “lesbian” non hanno alcuna connotazione negativa ed è per questo motivo che sono comunemente usate e preferite dalla stessa comunità LGBT.
L’italiano ha recepito tardivamente la corretta distinzione tra “orientamento sessuale” e “identità di genere”, mentre in inglese il termine “sexual orientation” vanta una letteratura più radicata.
Inoltre, in inglese è consigliato e preferibile evitare di utilizzare parole della diversity a sproposito, come homosexuality, lesbianism, heterosexuality e bisexuality.
Ricordiamo anche che tra le parole della diversity, nei paesi anglosassoni esiste una differenza tra “sex” e “gender”. Per Sex è inteso il nostro sesso biologico, mentre Gender è il genere sessuale in cui ci identifichiamo: quindi concetti molto diversi.
Siamo consapevoli che tutte le parole della diversity debbano essere utilizzate con rispetto, e non soltanto nei paesi anglofoni ma in tutto il resto del mondo.
E tu cosa ne pensi?